Solitamente la presenza di puntini sul corpo viene associata alla varicella, ma attenzione, potrebbe trattarsi di una malattia pericolosa
Arriva una malattia decisamente nociva per i bambini infatti tutti quei puntini potrebbero far pensare che si tratti di varicella, ma non è così: ecco di cosa si tratta.
Se notate che il bambino presenta dei segni rossi su tutto il corpo e siete convinti che sia varicella, non vi fermate a questa prima analisi. È in giro una malattia molto nociva che dipende da altri virus. Bisogna prestare molta attenzione quando si analizza: ecco di cosa si tratta.
Secondo uno studio, metà dei casi diagnosticati come varicella, in realtà celano un’altra malattia, causata da virus diversi e decisamente più nocivi. Gli scienziati hanno avvertito che i campioni di alcune persone che sospettavano di avere varicella hanno invece evidenziato la presenza di due batteri: l‘entrovirus e il virus dell’herpes simplex. In molti dei piccoli pazienti è infatti apparsa improvvisamente un’eruzione cutanea pruriginosa e vescicolare. Questa in alcuni casi può rappresentare anche una grave infezione e infiammazione cerebrale.
Questi puntini sono eruzioni cutanee che causano spesso prurito e le notizie dal Regno Unito non sono affatto buone. Si stima che il 90% dei bambini lo contrarrà prima dei 15 anni e, se in alcuni casi la malattia risulta essere innocua, ci sono anche casi in cui invece può causare delle complicanze serie. Per la varicella c’è il vaccino che generalmente viene fatto in età pediatrica, ma anche le persone che non l’hanno fatto prima o che sono a contatto con bambini e temono di ammalarsi gravemente, possono farlo. Ai bambini tra i 12 e i 18 mesi è raccomandato infatti somministrare due dosi di vaccino contro la varicella.
I consiglieri del governo inglese hanno dichiarato che il vaccino aiuterà a ridurre i casi tragici e più gravi infatti in tantissimi paesi è già obbligatorio. Proprio grazie alla campagna vaccinale largamente diffusa si sono potuti evitare anche i casi più gravi e mortali infatti si tratta pur sempre di una malattia altamente infettiva. Nonostante gli alti tassi di vaccinazione è possibile comunque contrarre la varicella, ma sicuramente si riducono i sintomi più gravi. I pazienti tendono a sviluppare meno vescicole e ad avere febbre più lieve. Bisogna quindi prevenire o agire tempestivamente.
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