La malattia carnivora sta allarmando un po’ tutto il mondo. Scopriamo cosa c’è da sapere su questa malattia rara ma che è bene conoscere.
Quando si parla di malattie, la prevenzione non è mai abbastanza, anche per quelle più rare. Riconoscerne da subito i sintomi e allarmare il medico, rappresentano infatti dei veri e propri salvavita in grado di cambiare in meglio la situazione nel giro di pochi secondi.
Tra quelle che al momento stanno allarmando un po’ tutto il mondo c’è la così detta malattia carnivora. Un’infezione batterica da streptococco A che sta facendo parlare di sé in Giappone e che, pertanto, è bene conoscere.
Cos’è la malattia carnivora e quali sono i sintomi
Come già accennato la malattia carnivora è molto rara e in Giappone, dove è stata riscontrata, si sta diffondendo molto lentamente e con pochi casi gravi. Ciò nonostante, la prevenzione è sempre molto importante. E, come ovvio che sia, parte sempre dalla conoscenza. Sebbene molte persone possano contrarla senza neanche saperlo, nei casi più gravi, questa rara infezione può portare alla così detta sindrome da shock tossico streptococcico con conseguenze gravi che variano da persona a persona ma che possono spingersi fino alla necrosi dei tessuti (motivo per cui la malattia è detta carnivora).
Al momento della malattia si sa ancora poco. Si pensa che il contagio sia per via diretta e tramite la respirazione. E che in caso di contagio uno dei sintomi da controllare sono le ferite a mani e piedi. Tra gli altri sintomi che vale la pena ricordare in quanto più comuni, ci sono il mal di gola (specie nei bambini), la febbre, la tosse, il raffreddore e la concomitanza di dolore agli arti, di gonfiore e di stanchezza perenne. In alcuni casi, quando la malattia si fa più grave possono insorgere anche tonsillite, polmonite e meningite.
Se ci si sente così e non si capisce il perché, è quindi consigliabile parlarne al medico. Più che altro per mettersi al sicuro e capire qual è il problema. Nella maggior parte dei casi si tratterà di un banale influenza. Ma se così non fosse, riconoscere da subito questa malattia (che in chi è sano non comporta quasi alcun rischio) consente anche di guarirne senza grossi problemi.
I medici specializzati in malattie infettive, sono ovviamente da tenere in particolare considerazione, sia per una corretta diagnosi che per l’eventuale cura. Concludiamo con il ribadire che si tratta di una malattia rara. E che al momento riguarda il Giappone (in piccola parte). In Italia, quindi, l’allarme è a solo a scopo preventivo e per evitare il contatto diretto con soggetti più fragili qualora si sospettasse di aver contratto il virus.