Sai qual è la differenza tra casatiello e tortano? Ebbene ora non puoi più confonderli: ecco in cosa differiscono.
La differenza tra questi due tipi di rustici tipici della Pasqua è importantissima: ecco cosa c’è di diverso tra casatiello e tortano e come fare per prepararli nel modo giusto.
Tortano e casatiello non sono la stessa cosa e chi è campano lo sa benissimo. Non c’è Pasqua senza che questi due simboli della cucina siano presenti: ma ecco quali sono le differenze da tenere ben presenti. Fondamentali per conoscenza e per fare la giusta preparazione.
La Pasqua in Campania è simbolo di cibo e non possono mai mancare in questo periodo pastiere, colombe, cioccolato, ma soprattuto il Re della tradizione ovvero il Casatiello. Quest’ultimo può essere preparato in due modi, infatti esiste una variante, il tortano, che spesso tutti confondono con il casatiello stesso, ma non sono affatto la stessa cosa. Innanzitutto hanno un aspetto molto diverso, infatti il casatiello ha sopra le uova sode posizionate con delle strisce di pasta. Queste non sono solo una decorazione, ma simboleggiano le spine poste sulla testa di Gesù al momento della crocifissione. Il tortano invece, sempre a forma di ciambella, ha una crosta liscia.
Queste due torte salate hanno all’interno gli stessi ingredienti, ma come molte preparazioni tipiche di Pasqua, hanno un profondo significato simbolico. Il pane rappresenta il corpo di Cristo, le uova la rinascita e lil formaggio richiama l’agnello sacrificale. La preparazione del casatiello, secondo diverse fonti, risale all’epoca Romana quando all’arrivo della primavera, veniva preparato in onore di Cerere ovvero la dea della fertilità. La prima definizione invece risale al 1873 quando Raffaele D’Ambra nel suo dizionario la introdusse come pane condito con sugna, pepe, avvolto in forma di ciambella con all’interno uova intere, mezzo incavate nell’impasto e ricoperte in cima da fettucce sistemate a croce.
Un’altra differenza con il tortano sta nel ripieno, infatti nel casatiello il protagonista assoluto è il formaggio pecorino, a cui poi nel tempo si è aggiunto il parmigiano. Secondo i riferimenti passati quindi il tortano sarebbe sorto dopo come una sorta di arricchimento del casatiello inserendo oltre al formaggio anche i salumi, in particolare il salame napoletano. Ovviamente ognuno poi nel tempo ha creato le sue varianti in base alla personalissima scelta e il gusto, ma in definitiva possiamo dire che queste sono le differenze tra le due torte salate. Secondo la tradizione campana queste si preparano il giovedì santo e si consumano dal Sabato santo fino al giorno di Pasquetta. Vedrete infatti che non mancheranno mai durante le scampagnate all’aria aperta.
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