Un recente studio su una rivista tedesca ha messo in luce la presenza di materiali pericolosi all’interno di alcuni noti prodotti per il viso
Le microplastiche solide sono scomparse dai peeling facciali, tuttavia alcuni prodotti contengono ancora polimeri sintetici difficili da degradare, come dimostra un test condotto dalla nota rivista tedesca Öko-Test.
Gli scrub sono prodotti per il benessere. Con le loro particelle abrasive rimuovono le cellule morte, stimolano la circolazione sanguigna e fanno risplendere la pelle. Il massaggio delicato fa bene, la pelle appare più fresca e può essere una piccola sferzata di benessere.
Tuttavia, dopo aver analizzato 36 prodotti, su tre in particolare è stata riscontrata la presenza di pericolosi materiali per la salute umana. Di seguito, scopriamo cosa ha scoperto lo studio.
Dopo anni di critiche e appelli urgenti da parte di organizzazioni di protezione ambientale e anche di ÖKO-TEST, dall’ottobre 2023 è finalmente arrivato: un divieto ufficiale a livello europeo delle microplastiche, che si applica anche ai prodotti cosmetici per il viso. Ma ci vorrà ancora molto tempo prima che tutto vada davvero bene e che le particelle di plastica presenti nei cosmetici scompaiano dal mercato. Solo dall’ottobre 2027 le microplastiche saranno generalmente vietate nei prodotti cosmetici a risciacquo come gel doccia o shampoo. Nel test condotto, è stato reso noto che otto prodotti contengono ancora polimeri sintetici, principalmente acrilati.
In totale, su 36 scrub facciali, 19 prodotti hanno ricevuto il massimo dei voti. Tuttavia, alcuni hanno risultati mediocri. E tre di essi sono chiaramente pericolosi: lo scrub di Sebamed, il peeling all’argilla curativa bianca Cattier e quello intensivo dei pori profondi di Burt’s Bees.
Anche le particelle abrasive presenti in natura possono causare problemi. Le argille minerali come il caolino possono naturalmente essere contaminate da metalli pesanti problematici. E il laboratorio incaricato ha rilevato questo anche in due dei tre prodotti del test: ha trovato arsenico nello scrub viso Sebamed e addirittura arsenico e piombo nel prodotto Cattier.
Secondo la legge infatti l’arsenico e il piombo non possono essere contenuti nei prodotti cosmetici. In realtà la legge tollera tracce minori che non possono essere tecnicamente evitate. L’Ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare (BVL) ha stabilito delle linee guida su ciò che è considerato tecnicamente evitabile nei cosmetici. Tuttavia, questi non sono giuridicamente vincolanti.
I livelli misurati nei peeling di Cattier e Sebamed superano questi valori guida. Ancor di più, il prodotto Cattier supera due volte il valore standard. Invece Sebamed riceve un ulteriore punto negativo perché il fornitore non utilizza plastica riciclata per i suoi imballaggi. Inoltre, come gli altri tre prodotti recensiti, il peeling viene fornito in una scatola, creando inutili rifiuti di imballaggio.
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